domenica 11 luglio 2010

PUTEOLANI IN TRAPPOLA

POCHE E PERICOLOSE LE STRADE DI ACCESSO IN DIVERSI QUARTIERI DELLA CITTA'
IL TIMORE DEI RESIDENTI PER L'ASSENZA DI VIE DI FUGA

di Gennaro Del Giudice
(foto di Angelo Greco)

POZZUOLI. In “trappola” si sentono migliaia di puteolani, che vivono in aree particolarmente difficili da raggiungere. Stradine strette e non asfaltate,vicoletti stretti tra palazzi, gli unici collegamenti con il resto della città. Via Celle, via Cigliano e via Cupa Cigliano, via Cofanara, via San Vito, via Vicinale Campana e traversa Pisani, strade note alla cittadinanza perché crocevia da e per grandi agglomerati urbani. Percorrendo via Artiaco, strada che taglia in due l’omonimo rione, non passa inosservata una ripida salita, che spezza in due il marciapiedi, tra negozi e abitazioni. Una lunga traversa, una curva lungo la salita che sembra interminabile , sulla destra anche una serie di scalini per permettere il passaggio pedonale(qui l’elevata pendenza non assicura una perfetta visuale agli automobilisti che quasi non riescono a vedere la strada aldilà del cofano) poi numerose abitazioni.
Quasi un quartiere che si nasconde su questa sorta di altura, che affaccia sulla principale via Campana. Dove sono oltre 150 le famiglie che risiedono. Siamo in Traversa Pisani, dove qui la gente si sente in gabbia, teme per cosa potrebbe succedere se un giorno tutti sarebbero costretti a scappare, se la terra a Pozzuoli ritornasse a tremare. Qui appunto si accede da un’ unica strada, stretta, estremamente pendente e a doppio senso di marcia. “I cittadini contribuenti domiciliati e residenti alla Via Trav. Pisano, persone che pagano,per l'appunto, spazzatura, fogne, depurazione e per finire Irpef comunale e regionale, hanno chiesto con continue petizioni quali servizi il Comune ha intenzione di fornire a questo quartiere composto da più di 150 famiglie che soffrono l'enorme disagio per la mancanza di illuminazione, di raccolta della spazzatura di ogni tipo, per non parlare del problema sicurezza, considerata la configurazione dell'accesso al quartiere consistente in una stradina,larga poco più di due metri, a doppio senso con tornanti in salita impraticabile” denuncia in una lettera inviata il signor Bruno Marino, residente nella zona che pone il problema comune a gran parte dei puteolani, sull’esistenza di un piano di fuga in caso di bradisismo “’ E’ un diritto dei cittadini di questo quartiere conoscere il piano di sicurezza riguardante i comuni flegrei ed in particolare cosa è stato predisposto per la Traversa Pisano”. Alle potenziali difficoltà della catastrofica evenienza si aggiungono quelle di tutti i giorni, derivanti dalla toponomastica della zona. Difficoltà di manovra per le automobili e per i mezzi di sicurezza, difficoltà di accesso per portatori di handicap a piedi e con carrozzine. Problemi che, come già denunciato per la zona di via Napoli sembrano caratterizzare altre zone della città. A breve distanza da Traversa Pisani c’è la zona di Cigliano, alla quale si accede attraverso due stradine strette, sentieri di campagna che danno accesso ad un’area con una elevata densità abitativa. Lunghe diverse centinaia di metri, via Cupa Cigliano, via Cigliano, via Celle ( un tratto attualmente chiuso a seguito di una frana) sembrano non rispondere ai minimi requisiti di sicurezza stradale, né tantomeno conformi al più antico Piano Regolatore. Attraverso queste stradine, tutte a doppio senso, riesce a passarci una sola automobile. Pertanto, impossibile il transito per ambulanze, ed autocisterne dei vigili del fuoco. Che qualora riuscissero ad accedervi, potrebbero incorrere nel rischio di ritrovarsi dinanzi un’autovettura costretta a dover poi indietreggiare per diverse centinaia di metri. Stradine non illuminate di notte, buie di giorno a causa della fitta vegetazione che in diversi punti oscura totalmente il tragitto. Impensabile per uno dei tanti residenti percorrerle a piedi. All’altro capo di queste tre strette stradine sorge una seconda città, ai piedi e lungo tutti i lati della collina della zona denominata “Cigliano”. Giungendo in prossimità dell’imbocco delle viuzze, è impensabile per chi non conosce la zona, immaginare che dopo aver percorso qualche centinaio di metri si possa ritrovare dinanzi a tante abitazioni. “Se succede qualcosa devono venire a prenderci con gli elicotteri” dice Gennaro, 56 anni, residente in zona “Immaginate se tutti dovremmo fuggire sapete che macello che potrebbe succedere”. Strette viuzze aldilà delle quali sorgono veri e proprio agglomerati urbani.
E’ anche il caso di via Cofanara, la località di San Vito, via vicinale Campana, aree parallele alla principale via Campana. Qui dietro ci si muove attraverso stretti sentieri di campagna, che nelle ore di punta vanno in tilt per il traffico, causato dallo svincolo della tangenziale di Napoli e appunto da via Campana. Due le uscite per le automobili da quest’area: via vicinale Pianura, al confine con Quarto e la stretta stradina proprio di fronte alla rotonda dello svincolo della tangenziale. Accessi attraverso i quali quotidianamente transitano centinaia di automobili e vie di uscita per migliaia di cittadini. Unici canali di collegamento col resto della città che, nel caso di un’emergenza, sarebbe davvero complicato raggiungere. Da qui l’allarme alle istituzioni da parte dei residenti, prima che possa essere troppo tardi.

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