mercoledì 7 luglio 2010

IN RIVOLTA PER L'ACQUA

DA 15 GIORNI RUBINETTI A SECCO NELLA ZONA DELLA SOLFATARA
CENTINAIA DI RESIDENTI IN STRADA, BLOCCHI, SIT-IN DI PROTESTA, MOMENTI DI TENSIONE CON GLI AUTOMOBILISTI BLOCCATI PER ORE NEL TRAFFICO
di Gennaro Del Giudice
pubblicato sul "Roma" mercoledì 7 luglio 2010

POZZUOLI. Centinaia in strada, donne, uomini, bambini, anziani, per protestare contro la mancata erogazione dell’acqua nelle proprie abitazioni. Da 15 giorni oltre 5mila residenti nella zona della Solfatara, tra via Vecchia delle Vigne, via Solfatara e Via Coste d’Agnano, devono fare i conti con il black out idrico. L’esasperazione ieri mattina li ha spinti in strada, una protesta forte, iniziata alle 8,30 con il blocco totale della circolazione viaria. Cassonetti della spazzatura rovesciati lungo la strada, una panchina e un contenitore per i rifiuti divelti ed usati come barriera, per ostruire ogni via d’accesso ad automobilisti e centauri. Nei pressi dell’ingresso del vulcano Solfatara chiuse tutte le strade di accesso, paralizzata via Vecchia San Gennaro, arteria di collegamento con Agnano, notevoli i disagi per automobilisti e residenti. Disagi anche per i mezzi diretti verso l’accademia aeronautica, intrappolati nel caos gruppi di turisti. Sul posto carabinieri e polizia. Slogan, urla, cori di protesta, qualche momento di tensione quando qualche automobilista ha tentato di forzare i blocchi da parte dei manifestanti. Rimossi solo dopo le 13.30, al ritorno della delegazione di 5 residenti che nel frattempo veniva ricevuta dal commissario prefettizio del comune di Pozzuoli, Roberto Aragno, che ha assicurava il ritorno alla normalità entro venerdì mattina. La protesta di ieri mattina è nata a seguito della chiusura, quotidiana, dell’erogazione di acqua in tutta la zona alta di Pozzuoli. Che negli ultimi 15 giorni viene erogata solo nelle ore notturne. Black out preceduto da altre settimane di “pressione bassa dell’acqua” conseguenza, secondo la denuncia di alcuni cittadini, di lavori di intervento su condotte idriche nella zona. La condotta che serve la zona della Solfatara fino a giungere nella parte bassa della città, copre anche le zone di Coroglio e Posillipo. Dopo aver servito la parte sono giurisdizione del comune di Napoli, la portata di acqua arriverebbe ridotta nel territorio flegreo. “Non siamo stati avvisati da nessuno, da 15 giorni dopo i lavori l’acqua viene aperta solo di notte, fino alle 6 del mattino” denuncia la signora Rosa Paschero, 57 anni, insegnante, residente alla I traversa Coste d’Agnano “Il getto normale arriva verso le 4 del mattino, prima solo un filo d’acqua che esce dai rubinetti, peraltro anche sporco e melmoso. Siamo costretti ad alzarci di notte per lavarci.” Dopo alcuni incontri e solleciti da parte dei residenti della zona, era prevista per ieri la fumata nera. “I tecnici comunali del servizio acquedotto avevano assicurato il ritorno alla normalità proprio per stamattina” racconta Luigi “Ci prendono in giro, ogni anno accade questo specie in questa zona dove vivono molte persone anziane e bambini”. Ore concitate di caos, sotto il sole battente. Poi alle 13.30 arrivava la schiarita. Di ritorno dall’incontro con il commissario prefettizio, i delegati comunicavano la notizia ai manifestanti che entro venerdì mattina la situazione sarebbe ritornata alla normalità. “Ci hanno detto che si tratta di un guasto alle pompe, il commissario ha detto che si siederà ad un tavolo di contrattazione con il comune di Napoli. Fino a venerdì abbiamo stabilito una turnazione tra le zone” spiega Teresa Di Fraia una delle delegate. Nel frattempo i manifestanti hanno annunciato una nuova protesta nel caso in cui venerdì la situazione non dovesse ritornare alla normalità.

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