domenica 4 luglio 2010

PADRE PICCHIA SELVAGGEMENTE LA FIGLIA DI 4 ANNI

L'UOMO DI ETNIA ROM PRENDE A CALCI E PUGNI LA PICCOLA "COLPEVOLE" DI AVER ROTTO UNA SCARPA
SOLO L'INTERVENTO DI BAGNANTI E PASSANTI EVITA IL PEGGIO
L'UOMO LINCIATO DALLA GENTE

di Gennaro Del Giudice
servizi pubblicati sul "Roma" e "Corriere Flegreo" domenica 4 luglio 2010

POZZUOLI. Calci, schiaffi, pugni, contro una bambina di 4 anni. La piccola è a terra, il padre sopra di lei che la colpisce alla testa e all’addome, la tira per la coda dei capelli. Una sequenza shock. Dalla spiaggia i bagnanti assistono alla scena. A distanza di qualche metro si vede un uomo che scalcia, si dimena, sembra impazzito. Poi, messa a fuoco la scena, agli occhi dei tanti dopo qualche attimo compare la sagome della piccina, si accorgono che quello sbraitare è in realtà mera violenza cieca, che si sta scatenando contro una bambina di appena 4 anni. Si tratta di una piccola di etnia rom, come l’animalesco papà. Vicino a loro c’è anche la mamma della piccola, che assiste alla scena senza reagire. Con lei c’è anche un’altra bimba, di appena 8 mesi. Di fronte a tale brutalità nessuno esita a non intervenire. Alcuni bagnanti corrono in soccorso della piccola, la sottraggono dalle grinfie del genitore. Forte è la rabbia verso quell’uomo, che rischia il linciaggio, evitavo solo grazie al provvidenziale arrivo dei carabinieri. Nel parapiglia la bimba di 4 anni scompare insieme alla madre, più tardi sarà ritrovata dai militari. L’uomo viene bloccato e denunciato per maltrattamenti. Panico nel primo pomeriggio di venerdì a Via Napoli, sul lungomare “Sandro Pertini”. Sono le 15,30 circa, c’è un forte sole, fa caldo, numerosi i bagnanti in acqua e sulla riva. Una delle tante famiglie di etnia rom, padre, madre e due figliolette (una di 4 anni e l’atra di 8 mesi) al seguito sono impegnate a vendere oggettini a passanti e bagnanti. Piccoli peluche, le solite richieste di denaro. Hanno un aspetto curato sia i genitori che le bambine. Camminano sul lungomare, la piccola di 4 anni qualche passo più in là dei genitori. Improvvisamente, si scatena la violenza cieca. La bimba di appena 4 anni corre, il padre la richiama, nella corsa la piccola rompe una ciabatta. L’uomo, 30enne, alla vista della scarpetta rotta sembra impazzire. Scaraventa la propria figlioletta a terra, la inizia a colpire violentemente con calci, schiaffi e pugni. Colpi ripetuti in successione alla testa, alla schiena, all’addome. La piccola indossa un vestitino, è vestita bene, i capelli castani raccolti in una lunga coda. Che le viene tirata più volte, attraverso la quale viene quasi alzata da terra. Nonostante la forte violenza la bimba non piange, non urla, sembra quasi essere abituata. Vicino ai due la madre della piccola, una donna sulla trentina, ha il pancione, è in attesa di un terzo figlio. Con lei anche una piccola di appena 8 mesi, nel carrozzino. La scena non passa inosservata ai tanti bagnanti che affollano la spiaggia di via Napoli. Alcuni uomini e donne corrono verso l’uomo, lo bloccano, gli sottraggono la piccola. C’è gente che corre anche dalla strada, provengono dalla parallela cordo Umberto I. Si vivono attimi di forte tensione. Vola qualche ceffone, l’uomo rischia il linciaggio. Una delle soccorritrici, tra le prime a notare la brutale scena racconta “Vedevamo dalla spiaggia la piccola rotolare a terra, il padre che la prendeva a calci e pugni per i capelli. Siamo corsi in suo aiuto. Poi nel caos la madre ha preso la bimba di 4 anni e si è allontanata. I carabinieri l’hanno ritrovata verso Pozzuoli” racconta la donna. “La bambina mi diceva, chiamate la polizia chiamate la polizia”. Sul posto giungono i carabinieri, un’ambulanza del 118, un assistente sociale. Il padre della bambina al cospetto degli uomini che lo hanno bloccato e dei carabinieri tenta di giustificare l’inaudita violenza perché la figlia aveva rotto la ciabatta. “Diceva che aveva rotto la pantofola perciò la stava picchiando, ripeteva sempre queste parole. Ha detto anche di aver venduto poco perciò stava arrabbiato” racconta una giovane accorsa sul posto “Quando alcuni uomini hanno bloccato il padre della piccola abbiamo preso dal carrozzino anche l’altra bambina ed anche lei aveva diversi lividi alla faccia. Le abbiamo fatto mangiare una merendina, l’ha divorata, aveva tanta fame”. Nel frattempo il 30enne di etnia rom veniva fermato dai carabinieri della compagnia di Arco Felice e denunciato a piede libero con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. La bambina di 4 anni invece è stata portata al pronto soccorso dell'ospedale "Santa Maria delle Grazie" di Pozzuoli, dove è stata visitata dai sanitari che le hanno diagnosticato una prognosi di alcuni giorni per traumi ed escoriazioni al volto e in altre parti del corpo. All’indomani dell’accaduto i tanti bagnanti che 24 ore prima avevano assistito alla brutale violenza chiedono notizie della piccola,sono in apprensione per le sorti della piccola, per le sue condizioni di salute. E si auspicano che le autorità sottraggano per sempre quei due bambini a quel padre tanto violento.

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