martedì 29 marzo 2011

RAPINA IN TABACCHERIA, CLIENTI PRESI IN OSTAGGIO

IL RAID A POCHI METRI DAL COMMISSARIATO DI POLIZIA
di Gennaro Del Giudice
sul "Roma" di martedì 29 marzo 2011

POZZUOLI - Una volta nella tabaccheria hanno chiuso la porta d’ingresso impedendo a chiunque di uscire e tenendo in ostaggio, sotto la minaccia delle pistole, clienti e titolari per 3 lunghissimi minuti. Noncuranti del fatto che a pochi metri c’è il Commissariato di Polizia, fuori il traffico e il caos del centro storico di Pozzuoli di una tranquilla domenica sera. Segnali di una escalation criminale che sembra non arrestarsi. L’ennesima rapina è andata in scena intorno alle 19.30 di domenica, nel mirino di due criminali armati e con i volti coperti da berretti e sciarpe il tabaccaio di via Marino Boffa, proprio nei pressi della stazione della cumana di Pozzuoli. Una volta nel negozio, uno dei due chiudeva la porta d’ingresso e rimanendo sull’uscio, teneva la pistola puntata verso i presenti. Erano attimi di terrore all’interno della tabaccheria, frattempo l’altro rapinatore si dirigeva dietro il bancone dove c’era la cassa. Dietro la quale, in quel momento c’era il padre del titolare che in compagnia della moglie e di un altro figlio stavano servendo i clienti. Una volta dietro al banco, il rapinatore tirava fuori il cassettone dove, tra i vari scompartimenti, erano custodite le banconote, facendone razzia. Accanto a lui il padre del titolare, un 60enne che impotente non poteva fare altro che assistere alla scena, con il rapinatore che inginocchiato vicino ai suoi piedi scovava tra i cassetti cercando di trovare quanti più soldi possibile. Impensabile in quel momento anche un cenno di reazione, visto che l’uomo era tenuto sotto minaccia dal complice, che nel frattempo si era appostato vicino alla porta d’ingresso. Quest’ultimo teneva la pistola puntata in direzione dell’uomo e ad un certo punto, tenendo la porta d’ingresso socchiusa, allontanava perfino alcuni clienti che stavano per entrare nella tabaccheria. Un’azione che secondo il racconto delle vittime, veniva condotta con estrema tranquillità da parte dei due rapinatori i quali dall’accento pare non fossero nemmeno puteolani. Dopo aver rovistato ed essersi impossessato di svariate migliaia di euro, il rapinatore che aveva agito dietro al bancone, non contento sfilava ad una cliente la borsetta. E dopo averla aperta, prendeva dal borsellino contenuto in essa tutti i soldi contenuti, comprese le monete. Messo in atto il piano, i due rapinatori uscivano dal locale e a piedi si davano alla fuga in direzione del cavalcavia che sovrasta la stazione della Cumana. Sul posto giungevano i poliziotti del vicino commissariato i quali, dopo aver ascoltato le testimonianze delle vittime, si mettevano sulle tracce dei due malviventi. L’ennesimo episodio di criminalità che suona come campanello d’allarme considerate le modalità con le quali è avvenuto: in orario di punta domenicale, alla presenza di clienti e a pochi passi da un commissariato di Polizia.

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