venerdì 18 marzo 2011

SFOLLATI NEGLI HOTEL, MA SOLO PER 10 GIORNI

PAURA TRA GLI ABITANTI, POLEMICA SULL'ASSENZA DELLA PROTEZIONE CIVILE

di Gennaro Del Giudice
sul "Roma" di venerdì 18 marzo 2011

POZZUOLI. Dodici ore dopo sono ancora tutti, circa 60 persone rimaste senza casa, senza nulla. Dal sonno al terrore in pochi minuti, la consapevolezza di aver perso tutto ma di essere scampati alla tragedia. Alcuni bambini sono stati presi in fretta e furia, avvolti nelle coperte e portati in salvo, per la strada, un disabile fatto scendere con una scala dai vigili del fuoco. Qualcuno è riuscito a malapena a mettere in salvo il portafogli, chi a prendere le chiavi della macchina, qualche oggetto d’oro conservato. Nulla più. quando il rogo è stato completamente spento, i vigili del fuoco con l’ausilio delle scale mobili hanno aiutato i residenti a recuperare qualche oggetto. Da giù si davano indicazioni ai pompieri per recuperare un pantalone, una maglia, una borsa. C’è chi è riuscito a salvare anche qualche elettrodomestico, scampato alle fiamme. Nessuna assistenza sul posto, polemiche nei confronti della Protezione Civile, dalla quale gli sfollati aspettavano una presenza che sul posto non c’è stata. Ne una coperta, una bottiglia d’acqua, una tazza di caffè dopo la notte trascorsa al freddo. Infreddoliti, terrorizzati, disperati, il loro futuro incerto fino a quando sono giunti i responsabili dell'ufficio Attività Sociale del Comune di Pozzuoli per individuare possibili sistemazioni ai residenti rimasti senza casa. La prima ipotesi che li voleva ospitati in un albergo di Lago Patria è stata rifiutata da gran parte di loro, ritenuta troppo lontana. Solo più tardi qualche schiarita: 6 famiglie venivano ospitate in 2 alberghi nelle vicinanze del Lago d’Averno, alcune trovavano ospitalità dai propri familiari, per le altre si stanno vagliando le disponibilità degli alberghi della zona. Ma l’ospitalità offerta dal comune di Pozzuoli sarà limitata: solo 10 giorni, poi ognuno dovrà provvedere da sé. “Ho salvato i miei genitori che sono anziani, non riuscivano ad uscire. Poi sono salito tra le scale, ho trovato un mio vicino di casa che non riusciva a scendere le scale, l’ho preso in braccio e l’ho portato giù. Poi ho aiutato il figlio che era ferito, gli ho dato una mano a scendere giù. E’ stato terribile, un qualcosa di indescrivibile, sembrava l’inferno” racconta Rino 42 anni, abita al secondo piano della palazzina con i genitori anziani. E’ lui uno degli eroi di quella notte che poteva trasformarsi in tragedia. Gennaro, 22 anni, nella fuga è caduto per le scale, fratturandosi una mano e una gamba “Sono andato in ospedale ma sono subito ritornato nonostante il forte dolore, non potevo rimanere lì sapendo che i miei genitori erano in pericolo”. All’ora di pranzo Gennaro e Vittorio, titolari di una pizzeria nelle vicinanze arriva con un cartoccio di pizze, sta portando loro da mangiare, tutto a spese proprie “ Facciamo il possibile per aiutare e stare vicini a queste persone. Anche stanotte quando abbiamo sentito il boato siamo corsi, è stato davvero terribile”

@Riproduzione riservata per testo e foto

Nessun commento:

Posta un commento

INSERISCI UN COMMENTO ALL'ARTICOLO:
(GLI UTENTI SONO PREGATI DI FIRMARE I PROPRI COMMENTI COL PROPRIO NOME/COGNOME O INDIRIZZO E-MAIL)