domenica 2 maggio 2010
ALLARME ACCATTONAGGIO
NONOSTANTE L'ORDINANAZA SINDACALE NON SI ATTENUA IL FENOMENO
CONTINUA AD ESSERE MASSICCIA LA PRESENZA DEI MENDICANTI
di Gennaro Del Giudice
servizio pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 1 maggio 2010
POZZUOLI. Donne, uomini, bambini, extracomunitari, italiani, che chiedono soldi ai semafori, per strada, fuori gli uffici pubblici, mettendo in mostra handicap, sofferenze. Per sensibilizzare i passanti ed ottenere qualche spicciolo. Spesso frutto di reale sofferenze, in altri casi arma per ottenere indebitamente denaro. Fenomeno molto complesso, all’accattonaggio il comune di Pozzuoli aveva annunciato guerra lo scorso 9 aprile, con un’ordinanza che ne vietava ogni forma:“E’ fatto divieto di ogni forma di elemosina in ogni spazio pubblico e su tutto il territorio comunale, comprese le aree di pertinenza dei trasporti pubblici ed i mezzi di pubblico trasporto, vietando di porre in essere forme di accattonaggio con impiego di minori, anziani, disabili o simulando disabilità, sfruttamento di animali da affezione” si leggeva nel testo. Ma al diktat dell’amministrazione comunale non sembra abbia sortito frutti sul campo. Nell’intera città di Pozzuoli la presenza dei mendicanti non cessa a diminuire. Se ne contano a decine, anche agli imbarchi per le isole, nei pressi della metropolitana, nei parcheggi, il mercoledì al mercatino rionale di Monterusciello. Intenti a chiedere soldi, vendere oggetti, rose alle donne, entrando finanche nei locali della movida tra il porto di Pozzuoli e via Napoli. Una presenza che, seppur motivata dalla necessità, dalla fame, in molti casi diventa anche business, “un affare di famiglia”. Specie per le comunità rom, che traslocano nelle zone flegree, dislocando i propri bambini per le strade, con l’obiettivo di impietosire. Una presenza costante che spesso spinge ad essere scettici sulla reale condizione di quanti elemosinano. Nonostante l’ordinanza emessa dal sindaco Pasquale Giacobbe atta al “recupero del decoro della città” che prevede misure “anti-accattonaggio” ed “anti-accattonaggio molesto” sanzionate con multe da 25 a 500 euro per chi li mette in atto, l’altra mattina una giovane donna avvicinava le auto in coda per l’imbarco ferme sulla banchina del porto di Pozzuoli. Con gli automobilisti in fila che, alla vista della mendicante, alzavano immediatamente i vetri delle proprie auto, per evitare di ascoltare la richiesta di soldi da parte della giovane. La quale, incurante dei continui rifiuti, non cessava di imprecare verso gli automobilisti per ottenere soldi. Spesso agli imbarchi anche minori, apparentemente di etnia rom, lasciati vicino alle biglietterie nella speranza di ottenere pochi spiccioli derivanti dai resti dei ticket appena acquistati. Nei pressi dell’ufficio postale di via Terracciano, ai semafori dove spesso sono presenti lavavetri, pulisci fari, venditori di oggetti per le auto. Così come al mercatino del mercoledì a Monterusciello, dove tra venditori di numeri per il lotto coadiuvati da agili pappagalli, venditori di calzini, mendicanti, il fenomeno dell’ accattonaggio, spesso mascherato dalla vendita di oggetti e servizi, raggiunge vaste proporzioni.
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