di Gennaro Del Giudice
POZZUOLI. Oggi andrà in scena a Pozzuoli la “Prima giornata flegrea – E il cane incontra l’uomo” manifestazione nata a seguito dell’ordinanza sindacale del mese scorso, col la quale si vietava agli amici a quattrozampe di accedere in alcuni luoghi della città. Decisione che scatenò l’ira di quanti, possessori ed amanti di cani, vedevano leso il sacrosanto diritto di poter accedere al lungomare “Sandro Pertini”, alla “Villa Avellino” e alla Pista ciclabile di Monterusciello in compagnia dei propri animali. Tra mille contraddizioni oggi dalle 10,30 al via la manifestazione, organizzata da varie associazioni cittadine, pubblicizzata attraverso una locandina sulla quale campeggia tra gli altri anche il logo del comune di Pozzuoli, l’ente che attraverso sindaco e vice sindaco, nel mese di aprile ha emesso l’ordinanza di divieto. Quindi, leggendo la locandina, anche il comune avrebbe patrocinato la manifestazione, nata per “contestare” lo stesso comune di Pozzuoli che quindi, in sostanza, si sarebbe schierato contro se stesso. A ciò si aggiunge un secondo interrogativo. Contro chi si manifesterà? La lodevole iniziativa voluta da animalisti, associazioni, semplici cittadini da chi sarà ascoltata? Considerando che al comune di Pozzuoli l’unico interlocutore è il commissario prefettizio Roberto Aragno da pochi giorni insediatosi insieme al suo entourage. Potrà un funzionario di pubblica amministrazione chiamato all’ordinaria gestione della città revocare l’ordinanza voluta dall’amministrazione Giacobbe? Tanti gli interrogativi e le contraddizioni nate intorno alle ordinanze dell’aprile scorso, che comprendevano oltre il divieto di condurre i cani in apposite zone della città, anche il divieto di accattonaggio e prostituzione. Le quali non ebbero alcun seguito “sul campo”. Via Napoli e il suo lungomare non hanno mai conosciuto un cartello, un segnale che indicasse tale divieto o un vigile che imponesse il rispetto della nuova regola. Così come gli accattoni, quasi tutti stranieri e quindi “non informati” nella loro lingua dell’ordinanza nei propri confronti. Ed infine, la decisione di multare le prostitute in strada. Nata per combattere un fenomeno proprio a Pozzuoli sembra non aver raggiunto i marciapiedi.
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