"ERA UNA MAGGIORANZA ALLO SBARAGLIO. ABBIAMO LIBERATO LA CITTA' "di Gennaro Del Giudicearticol pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 8 maggio 2010
POZZUOLI. “Non potevamo assistere inermi ad una guerra interna che nel frattempo bloccava il paese” è unanime il pensiero dei nove rappresentati dell’opposizione (Pd, Idv , SEL), firmatari insieme ai sette componenti del centrodestra dell’atto notarile con il quale hanno rassegnato le proprie dimissioni provocando lo scioglimento del consiglio comunale. “Una serie di faide interne che hanno provocato una impasse da parte dell’amministrazione alla quale più di una volta abbiamo anche teso una mano, con la quale abbiamo tentato un dialogo e in alcuni casi assicurato con la nostra presenza, il numero legale per lo svolgimento del consiglio comunale” è il commento di Paolo Ismeno, consigliere del Pd, durante la conferenza stampa indetta dai membri di quella che è ormai da ritenersi l’ex opposizione che risponde alle accuse di “killeraggio” rivolte da Giacobbe “Il sindaco candidandosi alle elezioni aveva regionali aveva già deciso di lasciare il governo del paese. Il killeraggio politico lo ha commesso lui”. Mancanza di una coesione tra i membri della maggioranza, lotte interne, giochi di potere e la campagna elettorale per le elezioni regionali tra le colpe maggiori addossate all’ex primo cittadino “ Colpevole di un fallimento totale che è anche quello del Pdl a Pozzuoli che non esclude i 7 componenti della coalizione che insieme a noi hanno firmato le dimissioni” ha aggiunto Luigi Manzoni del Pd. A rincarare la dose ci pensa anche Gianfranco Di Somma, di che ha accusato Pasquale Giacobbe di “Aver messo in campo un disegno personale studiato 2 anni fa con l’obiettivo ultimo di ottenere la poltrona di consigliere regionale”
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