SOCCORSI INUTILI PER ANTONIO MONGELLUZZO, EX LAVORATORE SOCIALMENTE UTILEERA STATO ASSUNTO DALLA "DE VIZIA" LO SCORSO 1 NOVEMBRE DOPO ANNI DI PRECARIATO: IERI MATTINA IL MALORE MENTRE ERA IN SERVIZIOdi Gennaro Del Giudice
sul "Roma" e Corriere Flegreo" giovedì 18 novembre 2010POZZUOLI. Dopo lotte, sacrifici e sofferenze aveva ottenuto finalmente un contratto di lavoro, un impiego stabile dopo anni di precariato. Sedici giorni fa il destino gli sorrise, per poi voltargli nuovamente le spalle, questa volta definitivamente. Un infarto fulminante lo ha stroncato ieri mattina all’interno della cabina del camion per la raccolta rifiuti nella quale stava lavorando. E’ morto così Antonio Mongelluzzo, 54 anni, ex Lavoratore Socialmente Utile del comune di Pozzuoli, dallo scorso 1 novembre assunto dalla ditta “De Vizia Transfer”, azienda che si occupa della raccolta rifiuti in città. Come ogni mattina il 54enne, residente nel quartiere di Monterusciello in via Reginelle insieme ai figli con i quali viveva dopo la morte della moglie avvenuta appena qualche anno fa, era uscito di casa per recarsi al lavoro. La tragedia intorno alle 7,30. Antonio Mongelluzzo era a bordo del camion per la raccolta dei rifiuti, insieme a lui altri 3 colleghi con i quali si era diretto nel primo sito di raccolta nei pressi di via Celle, a pochi metri dal vecchio tribunale cittadino. Il camion era in procinto di raccogliere la massa di rifiuti prima del ponticello che conduce alle rovine dell’antica Roma. In quel momento l’uomo si trovava all’interno della cabina del camion, con lui l’autista del mezzo e altri due operatori ecologici. Improvvisamente il dramma. Un infarto fulminante gli stroncava la vita. Tutto in una frazione di secondi. Il dramma dei colleghi che in quel momento erano con lui nel mezzo, nemmeno il tempo di realizzare quanto stesse accadendo che Antoniio Mongelluzzo si era già accasciato. Inutili i tentativi di salvargli la vita, l’allarme, le urla, la disperazione di chi in quel momento era con lui. Sul posto giungeva un’ambulanza del 118, ma i sanitari non potevano fare altro che constatare il decesso, fulmineo, che lasciava tutti impotenti dinanzi alla tragedia. In via Celle nei minuti successivi la tragica morte giungevano gli agenti di polizia municipale del comune di Pozzuoli, il corpo senza vita del povero 54enne rimaneva all’interno della cabina del camion fino all’arrivo del pubblico ministero, che disponeva il trasferimento della salma presso l’obitorio del Secondo Policlinico di Napoli. Seppur chiara la causa del decesso, apparentemente avvenuta per morte naturale, il magistrato ha disposto comunque sul corpo dell’uomo gli esami autoptici. Il camion, teatro della tragedia, veniva sottoposto a sequestro e rimosso poco dopo le 11. Forte il dolore da parte di familiari, conoscenti e dei tanti Lsu cittadini con i quali Mongelluzzo aveva condiviso anni di lotte e proteste. Lo scorso 1 novembre l’assunzione, dopo anni di precariato, da parte dell’azienda “De Vizia Transfer”. Finalmente per lui un contratto a tempo indeterminato, la sua vita che da un punto di vista lavorativo andava stabilizzandosi “Una persona perbene, un grande lavoratore, serio e onesto” lo ricorda così Franco Daniele sindacalista e amico di famiglia. “Tutti i lavoratori si impegneranno per dare un sostegno alla sua famiglia” dice Pino Dardano, rappresentante sindacale della Cisl “Il mio dolore va aldilà del rapporto di lavoro che avevo con Antonio, che prima di tutto era un amico. Il destino gli ha voltato le spalle proprio quando finalmente aveva ottenuto un lavoro dignitoso dopo 3 anni di lotte, sacrifici e sofferenze”
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