mercoledì 24 novembre 2010

TELECAMERE A “GUARDIA” DEI RIFIUTI, LA CITTA’ SI DIVIDE

di Gennaro Del Giudice

POZZUOLI. Telecamere sui cassonetti dei rifiuti, si divide la città. Polemiche per la “trovata” del comune di Pozzuoli di installare in prossimità dei siti per la raccolta rifiuti occhi elettronici come deterrente al fenomeno inciviltà. “Combattere chi getta spazzatura fuori orario consentito e all’esterno dei cassonetti, combattere chi smaltisce i rifiuti ingombranti e quelli derivanti da attività commerciali” è il diktat seguito dal comando di polizia municipale del comune di Pozzuoli, quartier generale della guerra agli incivili. Finora in poco meno di un mese oltre 100 le persone colte con “le mani nel sacco” alle quali si è risaliti grazie ai fotogrammi delle telecamere mobili installate in prossimità dei siti di raccolta rifiuti, 10 denunce penali e 8 sanzioni di tipo amministrativo. Il ricorso alla tecnologia con autentiche modalità da “intelligence” se da una parte lascia soddisfatti per l’impegno profuso nel mettere in campo forze ulteriori per combattere il fenomeno, dall’altro fa storcere il naso a qualcuno per la “sproporzionalità” del metodo, ritenuto esagerato. “Con tanti cumuli di immondizia che ci sono in giro, con i sacchetti che ci ritroviamo fin sotto casa, si mettono a vedere attraverso le telecamere chi getta la spazzatura” sembra essere il pensiero comune. Entusiasmo e critiche, pareri dicotomici per la scelta di ricorrere alla tecnologica come deterrente contro i rifiuti-selvaggi vengono discussi anche in rete, attraverso le pagine del social network Facebook.“A chi dobbiamo questa idea fantastica, mi congratulo con l'ideatore, questo si che è fare qualcosa!” afferma Achille. Gli fa eco Clemente “sono più che favorevole, oltre alla spazzatura, si potrà vedere anche altro”. “Bella questa, ma avete visto quanta spazzatura c’ è in giro?” dice Michele, allibito per la marea di rifiuti presente in strada e che vede del tutto “fuori luogo” l’installazione delle telecamere in prossimità dei cassonetti. Reazioni discordanti anche da parte dei rappresentanti sindacali dei commercianti, contro i quali i caschi bianchi hanno puntato il dito. Fatte le dovute accezioni, sarebbe diffuso il fenomeno che vorrebbe i proprietari delle attività commerciali smaltire rifiuti in maniera autonoma anziché affidarsi alle aziende specializzate allo smaltimento. “Energie che potevano essere profuse per risolvere altre problematiche che richiedono maggiori e urgenti interventi” è il pensiero del presidente di “Casa Artigiani” Giovanni Falcetti che pone l’attenzione anche su altri argomenti come il senso di civiltà dei cittadini, privacy e sicurezza “Posizionare telecamere per controllare i rifiuti è sconcertante e declassante per l’intera cittadinanza, che allo stesso tempo vede violato il diritto alla privacy. Lo ritengo un passo indietro considerato anche che ci sono problemi ben più seri come quello della sicurezza. Non bisogna dimenticare che la sera dopo le 20 la città finisce in “balìa delle onde”, non ci sono controlli, non c’è sicurezza, pertanto ritengo che le telecamere andrebbero collocate nei vari punti della città per tutelare la sicurezza dei cittadini e non per controllare lo smaltimento dei rifiuti”. Mente per Vincenzo Addati, presidente dell’ Ascom di Pozzuoli “E’ sconcertante che per far rispettare una regola di civiltà ci sia il bisogno di ricorrere alle telecamere, quando esistono regole ben precise. Ma siccome a rimedi estremi spesso c’è bisogno di estremi rimedi allora ben vengano anche le telecamere. D’altronde credo che il problema siano i singoli cittadini e non i commercianti i quali gettano rifiuti la sera dopo aver chiuso le proprie attività e quindi in orario consentito. Per quanto riguarda i ristoranti invece loro seguono un iter diverso, riempiono i contenitori di rifiuti poi nelle loro attività passano le ditte incaricate per la raccolta ” dice il rappresentante dei commercianti che accoglie positivamente il ricorso alla tecnologia. “Ben venga l’utilizzo delle telecamere ma non bisogna estremizzare la cosa, il comune deve dare la possibilità ai cittadini di essere nelle condizioni di smaltire in maniera sufficiente i rifiuti” afferma Daniele Lattero, presidente della Confesercenti di Pozzuoli che denuncia la mancanza di sufficienti cassonetti e gettacarte in città “Il numero di contenitori per la raccolta di rifiuti non è sufficiente per accogliere la spazzatura in una città di circa 100mila persone, ecco che oltre alla crisi nella raccolta c’è anche la difficoltà da parte dei cittadini di gettare la spazzatura che di conseguenza finisce anche in strada. Basti pensare ad un dato abbastanza emblematico. In tutto il centro storico non c’è un cestino gettacarte, chi mangia una pizzetta o un gelato dove deve buttare la carta? Se la deve portare a casa? A volte anche se è spiacevole dirlo, è il comune che mette nelle condizioni di essere incivili”.

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