sabato 29 agosto 2009

CENTINAIA AI FUNERALI DI RICCARDO ILLIANO

LA BARA BIANCA DI "RICCARDINO" PORTATA A SPALLA DAGLI AMICI

di Gennaro Del Giudice
pubblicato dal "Roma" domenica 30 agosto 09
BACOLI. Sembrava che il tempo si fosse fermato ieri a Bacoli. Una grande folla, immensa. E ancora tanti ragazzini, in lacrime. Ed ancora una bara bianca, che usciva da quella piccola chiesetta della “Santissima Annunziata e Santa Cristina” al Fusaro, portata a spalla da giovanissimi, adolescenti. Centinaia di persone, almeno cinquecento, per dare l’ultimo saluto a “Riccardino”, 16 anni, morto lunedì scorso in via Lido Miliscola, dopo aver perso il controllo del motorino sul quale era alla guida, insieme al suo amico Gionatan, andandosi a schiantare contro il marciapiede. Come per Arpino, Gennaro e Vincenzo, anche per Riccardo la città di Bacoli si è fermata, anche se dopo troppo poco tempo, appena sei giorni. Uno scrosciante applauso ha salutato l’uscita della bara bianca di Riccardo Illiano, dopo una struggente cerimonia officiata dal parroco, padre Giorgio, appena tornato da Lourdes. La bara portata a spalla dagli amici per un breve tratto, lungo via Cuma, quella strada che tante volte “Riccardino” percorreva per spostarsi da casa dei nonni, materni, con i quali viveva dopo la separazione dei genitori, in via Scalandrone, per andare verso le mete del divertimento, sulle strade di Miseno e Miliscola, dove sorgono i tanti locali, dove c’è baldoria fino all’alba, dove ha perso la vita troppo presto. Continuano le indagini per accertare l’esatta dinamica dell’incidente che ha spezzato la quarta giovane vita in sei giorni sulla stessa strada. Alta velocità, strada scivolosa, scarsa illuminazione, sabbia sull’asfalto, tante le probabili cause che hanno provocato l’impatto dell’Honda SH125 di Gionatan Gatto, 23 anni, proprietario del mezzo quella sera guidato da “Riccardino”. Dai rilievi effettuati dai carabinieri intervenuti sul luogo dell’incidente, insieme ai sanitari del 118 che hanno tentato invanamente di salvare la vita del 16enne, non sono stati ritrovati caschi di protezione. Gionatan fortunatamente si è salvato, riportando un trauma facciale. Ricoverato in prognosi riservata non è mai stato in pericolo di vita. Per Riccardo nulla da fare, purtroppo il giovane 16enne è deceduto sul colpo, troppo forte l’urto contro il marciapiede e il muretto che costeggiano via Lido Miliscola, risultato fatale.

Già da domenica, dopo i funerali di Arpino Tiano, Gennaro Illiano e Vincenzo Ranieri la gente chiedeva provvedimenti alle istituzioni, maggiori controlli delle forze dell’ordine e maggiore responsabilità ai giovani, ai tantissimi ragazzini che scorazzano per la città in sella ai motorini. Appelli arrivati da più parti e che presto, per volontà delle famiglie delle vittima, si concretizzeranno con due iniziative, con l’obiettivo di sensibilizzare e responsabilizzare i giovani: Una fiaccolata alla quale parteciperà il vescovo di Pozzuoli, organizzata dai vari comitati cittadini e la creazione di un’associazione per i più giovani, che dovrà propagandare l’etica e il buon senso nella guida e nei comportamenti dei giovani. Fautore dell’iniziativa, Gennaro Ranieri, zio di Vincenzo. A ciò si contrappone, purtroppo, una nota stonata sorta sul web: la creazione sul social network Facebook di un gruppo dal nome “ Per tutti quelli che almeno una volta sono andati in 3 sul motorino”, dove giovani e adolescenti raccontano in maniera purtroppo fiera, le avventure in 3 ed anche più persone in sella ad un motorino.

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