giovedì 20 agosto 2009

TRAGICO INCIDENTE TRA MOTORINI A MILISCOLA

MUOIONO TRE GIOVANI RAGAZZI
di Gennaro Del Giudice
pubblicato dal quotidiano "Roma" venerdì 21 agosto 2009

BACOLI. Un tragico incidente, uno schianto violentissimo tra un motorino e una motocicletta che ha causato la morte di tre giovani ragazzi. E’ quanto accaduto a Bacoli, nella notte tra mercoledì e giovedì, intorno all’una e venti, in via Lido Miliscola, lungo la strada che costeggia i numerosi locali notturni e stabilimenti balneari. Uno scontro che ha visto coinvolti uno scooter Piaggio “Beverly 300” alla guida del quale c’era Arpino Tiano, un ragazzo di 20 anni, residente a Bacoli, un diploma da geometra conseguito da poco. Ed altri due giovani, in sella ad una motocicletta di grossa cilindrata, una “Honda Hornet 600”. Vincenzo Ranieri, 25 anni, di Bacoli, di professione tappezziere, che era alla guida, insieme ad un amico, Gennaro Illiano, 20 anni, anch’egli residente a Bacoli, che di professione faceva il cameriere. Quando, improvvisamente e per motivi ancora da accertare, i due veicoli si scontravano frontalmente. Un impatto terribile, terrificante, forse provocato dall’alta velocità e da una probabile distrazione da parte di uno dei due conducenti dei ciclomotori, che non lasciava scampo ai tre giovani. Un forte botto, udito anche in lontananza, da alcuni titolari dei locali che sorgono nelle vicinanze, e dai pochi passanti che affollavano il lungomare di Miliscola. E che lasciava a terra, sull’asfalto, tre giovani vite. Nello scontro, infatti, morivano sul colpo il giovane conducente del Beverly 300, Arpino Tiano, ed il passeggero della motocicletta, Gennaro Illiano. Mentre per Vincenzo Ranieri, trasportato di urgenza all’ospedale “La Schiana”, in condizioni gravissime, non c’era nulla da fare. Il giovane venticinquenne moriva anch’egli, qualche ora dopo il ricovero.
Sul luogo dell’accaduto, oltre ai sanitari del 118, giungevano i carabinieri della vicina caserma di Bacoli e del commissariato di Pozzuoli. I quali, dai primi rilievi effettuati, notavano che i resti del motorino Beverly, guidato da Arpino, si trovavano a circa venti centimetri dalla linea che divide i due sensi di marcia, all’interno della corsia nel senso di marcia opposto al suo, all’altezza del civico 35 di via Lido Miliscola. Il che potrebbe far presagire, ad una invasione di corsia da parte del ciclomotore. Mentre, a quanto pare, secondo alcune testimonianze, prima dell’impatto tra i due veicoli, un casco sarebbe stato visto volare dalla motocicletta, provocando una distrazione da parte del conducente, che avrebbe quindi perso il controllo del ciclomotore. Inoltre, sempre secondo i rilievi effettuati dai militari dell’arma, a quanto pare nessuno dei tre indossava i tre caschi. Infatti questi sarebbero stati trovati tutti distanti dai corpi. Il che, potrebbe far supporre che questi non erano indossati dai giovani, o che non erano allacciati alle teste dei tre. E che quindi sarebbero volati via nel forte urto tra i mezzi. Ora sarà il pubblico ministero, il sostituto procuratore, Russo, incaricato dalla procura per le indagini, che ha disposto l’autopsia sulle salme presso il Secondo Policlinico di Napoli, a ricostruire l’esatta dinamica di questo tragico episodio che ha spezzato la vita a tre giovani ragazzi.

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