venerdì 28 agosto 2009

OGGI L'AUTOPSIA SULLA SALMA DI RICCARDO ILLIANO

INTANTO I RESIDENTI CHIEDONO MAGGIORI CONTROLLI E PIU' SICUREZZA

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato dal quotidiano "Roma" venerdì 28 giugno 2009

BACOLI. Sarà effettuato oggi, presso il Secondo Policlinico di Napoli, l’esame necroscopico sulla salma di Riccardo Illiano, il giovane sedicenne morto lunedì sera a seguito di un tragico incidente avvenuto in Via Lido Miliscola, dove appena una settimana fa persero la vita Arpino Tiano, Gennaro Illiano e Vincenzo Ranieri. Esame predisposto dal pubblico ministero incaricato dalla Procura di Napoli per le indagini, utili per accertare le cause del decesso del giovane, andatosi a schiantare con il motorino sul quale viaggiava in compagnia di un amico, contro un muretto laterale alla strada. Solo dopo la perizia effettuata da parte del medico legale, la salma potrà essere consegnata ai familiari per i funerali, che con molta probabilità saranno celebrati nella giornata di domani.
“Riccardino”, come tutti lo chiamavano, aveva iniziato a lavorare come meccanico, dopo aver abbandonato presto gli studi, con la volontà di imparare un “mestiere” e guadagnare i primi soldi. Viveva con i nonni a Cuma, in via Scalandrone, dove si era trasferito dopo aver vissuto per anni a Bacoli, dopo la separazione dei genitori. La mamma lavorava a Bologna, faceva sacrifici per assicurare un futuro migliore al proprio figlio. Che lunedì alle 22.40 era alla guida dello scooter Honda SH125 dell’amico più grande di 7 anni, Gionatan Gatto, feritosi nell’impatto contro l’asfalto e il marciapiede. Gionatan lavora presso un negozio di parrucchiere da uomo, a Bacoli, e gran parte della sua giornata la trascorreva da queste parti, anche dopo aver terminato l’orario di lavoro. Come fece anche quella maledetta sera di lunedì.
Un tragico incidente, quello che è costato la vita al giovane Riccardo Illiano, che ha messo sotto choc un’intera città. Arrivato dopo 24 ore dalla celebrazione dei funerali dei tre giovani ventenni morti giovedì scorso a seguito di uno scontro tra una motocicletta e uno scooter sui quali viaggiavano, anche loro in Via Lido Miliscola. Alta velocità, non rispetto della segnaletica stradale, scarsa illuminazione, condizioni precarie del manto stradale, presenza di detriti e sabbia sull’asfalto, sono tra le cause maggiori di questi due tragici episodi, accomunati tra di loro da un altro particolare: nessuno dei 5 giovani coinvolti negli incidenti indossava il casco di protezione. Ciò ha indotto molti residenti a chiedere maggiori controlli e posti di blocchi da parte di polizia municipale e forze dell’ordine, maggiormente di sera, quando sono numerosi i motoveicoli e le auto che scorazzano ad alta velocità tra le strade di Miseno e Miliscola. Episodi che, a detta degli abitanti, potrebbero essere evitati o quantomeno limitati con l’installazione di dispositivi di video sorveglianza, autovelox o con la creazione di dossi artificiali da collocare lungo l’intero tratto di Via Miliscola. “Lungo questa strada i vigili passano solo il pomeriggio” è l’accusa di Domenico, commerciante della zona, “per multare le auto che non mettono il grattino, ma di controlli la sera nemmeno l’ombra. Al comune per anni sono entrati i soldi derivanti dai ticket, ma per questa zona non si è mai fatto nulla”.

1 commento:

  1. inutile dare la colpa al comune se i ragazzi sono incoscienti di loro e in più non sempre hanno un avera famiglia! 16 non sono pochi per capire cio che è pericoloso e cio che non lo è! mi dispiace per riccardo, tanto! ma è inutile scontrarsi con il comune! Inutile! Noi ragazzi se vogliamo fare una cosa come vogliamo la facciamo lo stesso, con o senza controlli...
    e dato che guidare senza casco, fumare, etc etc sono azioni che per alcuni ragazzi sciocci sono fonte di gloria, non c'è nulla da fare se non farli nascere da capo, il che è impossibile!

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