sabato 29 agosto 2009

PERSEGUITAVA LA COGNATA DA OLTRE 10 ANNI

MOLESTIE E ABUSI SESSUALI NEI CONFRONTI DELLA DONNA. ARRESTATO 40ENNE

di Gennaro Del Giudice
pubblicato dal quotidiano "Roma" domenica 30 agosto 09

POZZUOLI/LICOLA. Per oltre 10 anni ha perseguitato la cognata, 31enne, sorella della moglie, con avance di ogni genere, che col passare degli anni sono diventate sempre più insistenti e morbose, fino a sfociare in violenze fisiche, dopo i ripetuti rifiuti da parte della donna. Una condizione diventata ad un certo punto insostenibile per la donna, un incubo dal quale non credeva di uscirne più, fino a quando non ha avuto il coraggio di raccontare tutto ai carabinieri e facendo arrestare il cognato, un quarantenne residente a Licola, a pochi passi dalla sua abitazione, nella zona della città denominata “Licola Borgo”, nei pressi della stazione della cumana. Il tutto era incominciato nei primi anni di fidanzamento dell’uomo con l’attuale moglie, sorella della vittima, quando il quarantenne aveva iniziato a mettere gli occhi sulla ragazza, all’epoca minorenne. Piccole attenzioni, complimenti, che via via col passare del tempo crescevano di intensità, trasformandosi in avance, approcci, proposte sessuali. Una crescente morbosità da parte dell’uomo verso la cognata più piccola, che è continuata anche dopo il matrimonio tra il quarantenne e la sorella della donna. E la vicinanza tra le abitazioni della 31enne e dell’uomo, facevano si che quest’ultimo continuasse a perseguitare la cognata, con insistenti interferenze nella sfera privata della donna. Pedinamenti, interferenze nella vita privata della giovane, minacce, che ad un certo punto si trasformavano in aggressioni fisiche, ogni qualvolta la donna rifiutava le avance da parte del quarantenne. Una forte pressione psicologica, uno stress emotivo, subiti dalla donna fin dall’adolescenza, provocati dal vedere il fidanzato, poi diventato marito della propria sorella, provarci con morbosità, col fine ultimo di raggiungere un vero e proprio atto sessuale. Una situazione che col tempo ha condotto la donna a vivere in uno stato perdurante di paura, ansia e prostrazione. Fino ad un mese fa, quando spinta dalla disperazione, ha deciso di raccontare il tutto ai carabinieri, per essere liberata da quella sorta di orco che per anni aveva oppresso la propria vita. Un racconto, quello della donna, che ha fatto scattare le indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Arco Felice, coordinati dal capitano Alessandro Mucci, i quali hanno, attraverso le indagini, hanno appurato la veridicità dei fatti raccontati dalla giovane donna. Facendo scattare le manette per l’uomo. Nei confronti del quarantenne, condotto presso il carcere di Poggioreale, è stato emesso un ordine di custodia cautelare, con l’accusa di atti persecutori.

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