giovedì 25 febbraio 2010

AVVISI DI GARANZIA PER 3 LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI

INDAGATI PER LE VIOLENZE DEL 24 NOVEMBRE COMMESSE ALL'INTERNO DEGLI UFFICI COMUNALI

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" giovedì 25 febbraio 2010

POZZUOLI. Tre avvisi di garanzia sono stati notificati ad altrettanti Lavoratori Socialmente Utili per i fatti del 24 novembre scorso, quando un gruppo di essi durante una manifestazione di protesta fece irruzione negli uffici del comune di Pozzuoli. Calci alle porte, distruzione di vetri e suppellettili, danneggiamenti al piano terreno della palazzina che ospita gli uffici del primo cittadino. Episodi di devastazione che furono messi in atto da una sparuta minoranza degli oltre 200 lavoratori che quella mattina presero parte al sit in all’interno della Casa Comunale, a seguito dei quali scattarono le indagini da parte della polizia che portarono all’identificazione e alla denuncia di alcuni dei presunti esecutori del raid vandalico. Fatti dai quali presero da subito le distanze la stragrande maggioranza degli Lsu e i rappresentanti delle varie sigle sindacali che condannarono le violenze. Così a finire nel registro degli indagati tre mesi dopo sarebbero stati A.D.F., G.M., S.A., tutti e tre residenti a Pozzuoli, all’epoca dei fatti denunciati dagli inquirenti. A loro il 20 febbraio sarebbero stati recapitati gli avvisi di garanzia da parte della Procura di Napoli attraverso i quali verrebbero contestati i reati di danneggiamento aggravato ed interruzione di pubblico servizio. Accuse alle quali saranno chiamati a difendersi nel caso in cui il Giudice per le indagini preliminari dovesse pronunciarsi per un loro rinvio a giudizio. A seguito dell’informazione di garanzia i tre Lsu presunti colpevoli dei reati avrebbero chiesto sostegno al sindacato dei lavoratori, il quale si sarebbe riservato in merito ad un intervento a loro difesa. “Abbiamo rimesso nelle mani della segreteria la decisione su un probabile intervento” afferma il responsabile cittadino della Cgil Antonio Percuoco “si tratterebbe di difendere dei lavoratori che avrebbero commesso un reato penale durante una manifestazione non autorizzata e non organizzata dai sindacati, cosa che condanniamo duramente. Inoltre dei tre che si sono rivolti a noi solo uno farebbe parte del nostro sindacato”

Nessun commento:

Posta un commento

INSERISCI UN COMMENTO ALL'ARTICOLO:
(GLI UTENTI SONO PREGATI DI FIRMARE I PROPRI COMMENTI COL PROPRIO NOME/COGNOME O INDIRIZZO E-MAIL)