COLPITO AL TORACE PER FUTILI MOTIVI DI VIABILITA'di Gennaro Del Giudicearticolo pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 2 gennaio 2010
POZZUOLI/QUARTO. Stava tornando dal veglione di Capodanno quando lungo il suo cammino ha incrociato una donna che stava come lui alla guida di un' auto. Un banalissimo tamponamento per una mancata precedenza. Cose che accadono centinaia di volte in una città caotica come Napoli. Ma ieri mattina, alle 4.30 quel tamponamento è diventato un fatto di cronaca nera. Il giovane, Fabrizio Cesare Migliaccio, 20 anni, incensurato di Giugliano è stato colpito al torace dalla lama di un coltello e solo per miracolo non è rimasto ucciso. Il ventenne, alla guida della sua auto, stava percorrendo via Montagna Spaccata, arteria che porta da Pozzuoli e Quarto verso Pianura. Era tranquillo, la strada era libera, non c'era traffico e per questo motivo, secondo il suo racconto, procedeva abbastanza spedito. Quando improvvisamente, stando alla versione del giovane, è spuntata un'altra auto con all'interno una ragazza che sicuramente meno sobria del giovane, è piombata al centro della carreggiata. Inevitabile, a quel punto, il tamponamento. Ma per fortuna, nulla di grave. A quel punto, secondo la versione del giovane ferito, la ragazza come indiavolata è scesa dall'auto piombando sul giovane di Giugliano che ha risposto a tono alle parolacce. Qualche momento di tensione, ma quando sembrava tutto finito sono arrivati da un vicino locale di Pianura quattro giovani. Erano amici della donna. Lo hanno accerchiato, spintonato e uno di loro ha estratto un coltello. Un solo colpo al torace tanto forte da perforare il giubbotto e il maglione del giovane che impaurito si è messo in auto scappando via. Ha percorso quasi venti chilometri a folle velocità impaurito per quanto successo. E' arrivato all'ospedale "San Giuliano" di Giugliano dove si è fatto medicare. Per lui una prognosi di 20 giorni, è stato subito dimesso. Poi la denuncia alla polizia, che sono a caccia degli assalitori.
Non hai azzeccato una parola. Non hai detto una verità
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