di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 9 gennaio 2010
POZZUOLI. Poteva essere una vera strage, ma per fortuna alla fine si è trattato solo di un grande spavento e nulla più. Ieri mattina, poco dopo le 10 ad un tratto una bombola di ossigeno utilizzata per i macchinari sanitari degli ospedali è esplosa all’interno dello stabilimento della dita, produttrice di queste bombole di gas medico e per l’ossigenoterapia, che si trova nella zona di San Martino, ai confini tra Quarto e Pozzuoli. Lo scoppio della bombola di gas medicale è stato accidentale ed ha provocato subito dopo un rogo di fiamme che ha fatto incendiare la bombola. Per fortuna in quel momento non c’era nessun operaio vicino alla bombola esplosa, anche se il rumore prodotto dallo scoppio è stato sentito da decine di persone che lavorano nella zona di San Martino, dove c’è un centro commerciale ed un centro giochi per bambini. Per fortuna, proprio la circostanza che l’incidente si sia verificato nella primissima mattinata ha evitato che si scatenasse la psicosi di massa, con il fuggi fuggi generale. Tutto, invece, si è risolto in pochi minuti, grazie alla bravura dei tecnici e degli operai della ditta di Pozzuoli, che hanno innanzitutto spento con un estintore le fiamme che si erano propagate in pochi minuti e, poi, hanno effettuato una serie di controlli dai quali non è emerso nulla di strano o di anomalo. Sul posto sono arrivati anche i vigili urbani ed una squadra di pompieri.
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