giovedì 21 gennaio 2010

LEZIONI DI INCIVILTA' FUORI LE SCUOLE IN VIA MODIGLIANI

CAOS ED INGORGHI AL SUONO DELLA CAMPANELLA. MARTEDI' SCORSO SFIORATA LA RISSA. INSORGONO I "NONNI CIVICI"

di Gennaro Del Giudice
parte dell'articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" giovedì 21 gennaio 2010
POZZUOLI. Quotidianamente, caos, ingorghi e disagi la fanno da padrona nelle strade antistanti le scuole elementari e medie “Raimondo Annecchino” e “Gianni Rodari”, nel quartiere di Monterusciello. Avviene sistematicamente, due volte al giorno, al suono della campanella, all’orario di entrata e di uscita. Tra urla, suoni di clacson, ingorghi stradali, parcheggi selvaggi, è l’anarchia a farla da padrona, con genitori-automobilisti che, nell’attesa, parcheggiano le proprie auto su marciapiedi, davanti ai cancelli, in doppia e addirittura tripla fila. Ovunque ci sia spazio per fermare la propria automobile. Spesso, denunciano i residenti dei parchi antistanti gli edifici scolastici, anche davanti ai cancelli, impedendo l’accesso alle proprie abitazioni. Scene di diseducazione stradale e civile in primis. Nonostante la presenza dei 2 “nonni civici” i quali sostituiscono e affiancano, quando ci sono, i vigili urbani. Ma senza potere di contravvenzione. Armati semplicemente di paletta e con una fascia rossa al braccio, per distinguersi. Niente più. Anche loro vengono “travolti” dall’ondata di caos. Tentano di far rispettare le regole, non far parcheggiare sui marciapiedi, davanti ai cancelli, in doppia fila.
Inutilmente. Spesso vengono bistrattati, aggrediti verbalmente quando fanno notare una irregolarità. Nonostante la loro età, nonostante siano lì per aiutare. Impotenti dinanzi a tutto. Anche quando martedì scorso, a causa di un ingorgo, un litigio tra alcune mamme e papà alla guida, per poco non finiva in rissa. A seguito del blocco della circolazione venutosi a creare, mentre si cercava di creare un varco per il passaggio, un’auto ne approfittava superando le altre in fila. Provocando un nuovo ingorgo. E il caos. Contro la “furba” di turno urla e ingiurie. Una donna scendeva dalla propria vettura avvicinandosi minacciosamente al veicolo che aveva bloccato la circolazione. Nel frattempo, altri automobilisti si lanciavano accuse e minacce reciproche. Il tutto, sotto gli sguardi attoniti e impauriti dei bambini. Una rissa, fortunatamente solo verbale, durata qualche minuto, ma che poteva avere conseguenze più gravi. Una situazione, che si ripete quotidianamente, che ha esasperato i residenti della zona, i quali spesso hanno difficoltà nell’accedere alle proprie abitazioni. Un disagio che diventa sempre più insostenibile, come afferma la signora Elisabetta ”Non è possibile che la mattina non posso aprire il cancello del mio parco perché ci trovo auto parcheggiate davanti. Spesso abbiamo chiamato anche i vigili, ma il loro intervento ha sortito solo effetti immediati, il giorno dopo siamo sempre punto e daccapo”.
Mentre il signor Antonio ricorda ancora incredulo una scena di inciviltà che lo ha visto coinvolto qualche tempo fa: “ Mentre tornavo a casa da lavoro, mi ritrovai nel solito traffico dell’una e mezza. C’era una lunga coda, scesi per vedere perché non si camminava e mi accorsi che era stata fermata un’auto al centro della strada da una signora che era andata a prendere a piedi la figlia a scuola”. E anche i “nonni civici” sono esasperati dal caos e l’inciviltà che la fa da padrona alle 8.15 e alle 13.15, denunciando la loro impotenza dinanzi a tali episodi: “Siamo impotenti, a volte non riusciamo nemmeno a far attraversare i bambini sulle strisce pedonali perché ci sono auto parcheggiate o che non si fermano nonostante mettiamo in vista la paletta” - denuncia Teo Conte, 70 anni, pensionato, e da 6 anni “nonno civico” – Ci adoperiamo per l’ordine ma siamo quotidianamente sopraffatti da genitori che fanno ciò che vogliono e che spesso ci buttano anche a quel paese. Per 7 euro al giorno, siamo costretti a fare la guerra agli incivili”. Circa 200 euro al mese è la paga dei due nonni civici, che tutti i giorni, per circa 2 ore al giorno, si adoperano ad assistere i bambini. Pensionati pronti a vigilare sugli alunni, specie quelli più piccoli, e a regolare il traffico pur di consentire loro di attraversare la strada in sicurezza. Un’attività per la quale ricevono un “rimborso spese” da parte del comune. “E’ da novembre che non riceviamo la retribuzione” lamenta il signor Conte “e la trattenuta sul lordo da quando era del 20 % ora è diventata del 26%. Per pochi euro al giorno, siamo costretti a lavorare tutti i giorni, anche quando fa freddo ed è maltempo. Ed essere sempre reperibili.” Perché alle 13.00 in punto i nonni devono essere lì, per assistere i loro piccoli.

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