ABBANDONO E DEGRADO NELLA ZONA AL CONFINE TRA POZZUOLI, GIUGLIANO E BACOLIdi Gennaro Del Giudice(foto di Angelo Greco)POZZUOLI. Su ambedue i lati della strada dei canali, senza alcuna barriera di protezione. Il manto stradale con numerose buche, dissestato, non asfaltato. Lampioni consumati dalla ruggine, in alcuni tratti spenti di notte e in altri accesi di giorno. Sterpaglie, rifiuti sparsi e accantonati ovunque, “accatastati “ ai margini della strada. Alcune strutture abbandonate. Canneti,
vegetazione selvaggia, arbusti che il vento ha spezzato, inclinato e rimasti lì. E un cartellone pubblicitario, che sembra l’emblema dell’abbandono e del degrado. Letteralmente “sventrato” , con i fari che avrebbero dovuto illuminarlo distrutti. Immagini che allontanano l’idea che l’urbanizzazione sia arrivata da queste parti. O meglio, che sia arrivata un tempo, ma tanto tempo fa. Ecco come si presenta Via delle Colmate, a Pozzuoli, frazione di Licola, terra di confine con Giugliano e con Bacoli.
Qui si giunge dalla via Domitiana, si accede da via dei Platani, nei pressi della zona denominata “Licola Borgo”, vicino la stazione di Licola. Oppure dalla parte opposta, provenendo da Fusaro, da via Cuma Licola.
Una lunga strada, qualche chilometro, e numerose viuzze a destra e sinistra. Un tempo qui era una palude. Lo dimostra l’acqua che sembra voglia uscire dal sottosuolo, portando nell’area un elevato tasso di umidità. Le case, i muri che costeggiano i tratti di strada e delle viuzze, sembrano impregnati di acqua. Da queste parti vivono numerose famiglie, tante villette, abitazioni basse, qualcuna anche a 3 piani, ma è raro.
Qui sembra di non essere a Pozzuoli.
Non per la vegetazione, selvaggia, né tantomeno per quei canneti presenti dappertutto. Ma per lo stato di abbandono e di degrado. E sembra che serpeggi rassegnazione, tra i residenti. “Tanto per questa zona non si fa mai niente, sono anni che stiamo così” racconta una donna, che da oltre vent’anni dice di abitare qui. La sua casa è sorvolata da alcuni cavi. Come quelli posti lungo la strada, che si intersecano in più punti, dando l ’impressione di poter cedere da un momento all’altro. Fra tanto degrado e abbandono, “spiccano” le targhette su ogni palo della luce. “Servono a segnalare alla ditta che ha la manutenzione i problemi di funzionalità dei lampioni” ci tiene a sottolineare l’assessore ai lavori pubblici del comune di Pozzuoli Mario Marrandino. Che spiega anche perché
a volte siano accese di giorno “ Possono essere accesi durante la giornata perché ci possono essere prove di funzionamento in corso sulle linee. Inoltre, non è uno spreco perché il comune paga sempre la stessa somma per i 7500 punti luce della città a prescindere dalle ore durante le quali rimangono accesi.
I cittadini prima di lamentarsi devono c
hiamare e chiedere invece di creare allarmismi”. Ma forse qui subentra quella famosa rassegnazione da parte della gente. Al comune nessuna segnalazione di guasti all’illuminazione. Quando invece da diverso tempo la notte gran parte della strada non è illuminata. In via delle Colmate il pericolo è anche la mancanza di protezioni laterali, di un guardaraill lungo la via.
Lungo i due margini della carreggiata ci sono i canali. E per una distrazione, una manovra sbagliata, un calcolo errato delle misure, con l’auto si potrebbe andare a finire giù. Canali di scolo, piene di acqua o liquami. E rifiuti galleggianti. E qui in inverno, con le temperature vicino ai zero gradi, anche le zanzare sopravvivono.
Alla rete di un vasto terreno, zona militare,c’è un cartello. “Divieto di scarico” e sotto una fila di rifiuti. Quasi a voler prendere in giro chi ha affisso quel cartello.
Prima del ponti
cello sul quale passa via Domitiana ci sono i resti di un albero caduto qualche settimana fa a seguito delle forti folate di vento. Ci si chiede se anche altri arbusti siano a rischio, se avviene una verifica sulla loro solidità. Mentre scattiamo le fotografie in via “Dei Platani”, tratto di strada che si raccorda con Via delle Colmate, un uomo a bordo di un auto, che ha appena scansato con un zig-zag diverse buche fa cenno con la testa, come a voler dire “Si scattate, fate bene”.
A pochi passi un cancello aperto, una distesa di verde, rifiuti ovunque. Si ferma. Antonio, non abita qui ma per motivi di lavoro percorre quotidianamente passa da questa parti. “Queste strade sono uno schifo, qui ci vorrebbe una 4x4 per evitare di rimanere in una buca e rompere oltre che una gomma anche gli ammortizzatori.” Eppure, qualche mese fa, un piccolo tratto di strada, all’’inizio di via dei Platani, fu asfaltato.
Che vergogna...... purtroppo è tutto vero....ancora oggi!!!! nulla è cambiato il comune (che sia di destra o sinistra) non muove un dito.
RispondiEliminaSolo con un ingente numero di denunce di rimborso danni a cose (automobili e ciclomotori) e persone, forse si potrebbe smuovere qualcosa!
antonio