domenica 17 gennaio 2010

PRECARI ASL INCONTRO ALLA REGIONE

TERZO GIORNO DI PROTESTA. DOMANI CONFRONTO CON ASSESSORE E SINDACATI

di Gennaro Del Giudice articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" domenica 17 gennaio 2010


POZZUOLI. Per il terzo giorno consecutivo è andata avanti la protesta delle centinaia di precari che lavorano come infermieri negli ospedali che rientrano nel territorio di riferimento dell’Azienda Sanitaria Locale della Napoli 2 Nord, che protestano per colpa di un‘ipotesi di ricorso alla mobilità da fuori regione per trovare una quarantina di infermieri che mancano nell’ospedale di Ischia. Da giovedì mattina gli infermieri precari, che attendono da oltre dieci anni una stabilizzazione del loro posto di lavoro, hanno occupato le stanze della sede del rione Monterusciello di Pozzuoli della Dirigenza Amministrativa dell’Asl Napoli 2 Nord. I sindacati di categoria che in questa battaglia contro la mobilità extraregionale e per la stabilizzazione sono al fianco dei precari, hanno chiesto ed ottenuto dalla Regione Campania un incontro che si terrà domani mattina nella sede dell’assessorato regionale alla Sanità. «All’assessore Santangelo ribadiremo con forza che vogliamo subito l’attivazione di un tavolo regionale con il commissario governativo per contrastare il debito sanitario della Campania, Giuseppe Zuccatelli, al fine di definire le procedure per la stabilizzazione dei precari dell’Azienda Sanitaria Locale della Napoli 2 Nord – dicono le segreterie provinciali, regionali e confederali della Cisl - I lavoratori precari dell'Asl Napoli 2 Nord, che abbraccia una trentina di comuni, che vanno dall'ex comprensorio flegreo fino all'area nord di Napoli, continuano nell’assemblea permanente presso la direzione generale dell'Asl a Monterusciello. L'iniziativa è stata posta in essere per bloccare sul nascere la richiesta dell'Asl Napoli 2 Nord di avviare la mobilità extraregionale, mentre i lavoratori precari sono in attesa della graduatoria per la stabilizzazione. Si tratta di un atteggiamento gravissimo, che va stigmatizzato e che richiede una presa di posizione urgente da parte dei vertici della sanità campana. Senza i precari, reclutati per anni attraverso il meccanismo degli avvisi pubblici, molte delle iniziative sanitarie sul territorio non si sarebbero potute avviare, con notevoli disagi per gli utenti». Domani mattina un gruppo di precari resterà a Monterusciello, mentre la stragrande maggioranza di loro si recherà con i rappresentanti sindacali in Regione, per l’incontro con l’assessore Mario Santangelo, dal quale si attendono notizie positive sul loro futuro occupazionale.

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