martedì 19 ottobre 2010
LUNGOMARE "SANDRO PERTINI" ALLA MERCE' DEI VANDALI
I SEGNI DELLA DISTRUZIONE AD UN ANNO DALL'APERTURA
di Gennaro Del Giudice
POZZUOLI. Fiore all’occhiello della città, prima delle “Grandi Opere” ultimata lo scorso anno, il lungomare “Sandro Pertini” quello che tutti temevano oggi lo stato diventando: simbolo di degrado alla mercè dei vandali. Poco più di 365 giorni di vita, quando fu alzato il sipario tra gli applausi di autorità, starlette e cittadinanza. Giorni che sembrano appartenere al trapassato remoto. Vigili a bordo dei mezzi a due ruote a presidio del lungomare, giardinieri al lavoro per mantenere perfetta quella che dal mare sembra una cartolina della città, niente di tutto questo. Lo scenario è triste: erbacce tra fiori e pianti, buche lungo le aiuole pericolosissime specie per i più piccoli, lampioni rimossi dai pali dell’illuminazione, mura imbrattate. Biglietto da visita che diventa sempre più sconcertante se si inizia a passeggiare, se si vuole usufruire delle strutture messe a disposizione: per i più piccoli le giostrine, con le corde delle altalene che sono state spezzate, catene e sedile rimossi. Così come il tappetto anti-infortunistico, creato proprio per permettere ai bambini di non farsi male in caso di cadute: anche questo rimosso dal terreno. Ancora, un cestino dei rifiuti le cui lamiere sono state gettate a terra, rotto anche il supporto in pietra sul quale si reggeva, anche sui due campetti di basket, i segni della devastazione. Sul primo, in direzione “La Pietra” due lampioni rotti, la rete di protezione al confine con la strada sganciata dai supporti e bucata in più parti, intorno ai pali non esistono le protezioni per attutire gli urti che invece si trovano intorno ai lampioni del l’altro campetto. Qui però ad essere rotte sono le reti dei canestri, la pavimentazione anti-infortunistica, i sostegni delle strutture che reggono tabelloni e canestri sono ricoperte dalla ruggine. Possibile mai che non esista manutenzione, che non venga evitato tanto scempio? Vive da chiedersi. Di sera, nelle ore della movida notturna accade di tutto, bottiglie a terra, motorini che scorazzano in lungo e in largo. La vecchia amministrazione aveva promesso i vigili a bordo dei veicoli motorizzati, avrebbero dovuto percorrere avanti e indietro il lungomare, controllare, proteggere questo bene per la città e non solo. Niente di tutto questo. Poi l’aprile scorso si pensò di vietare l’accesso ai cani, quando nel frattempo l’erba cresceva, i fiori si appassivano, le giostrine per i bambini venivano distrutte, i lampioni rotti, per il trionfo dell’inciviltà. Che oggi, senza demagogia, sembra davvero regnare sovrana in quello che doveva essere il fiore all’occhiello per l’intera città.
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