LE DUE AZIENDE SAREBBERO RICONDUCIBILI ALLA STESSA COPPIA DI PROPRIETARI
POMEZIA/NAPOLI. Mercoledì incontro tra Prefetto, sindaco della città, le dipendenti della Herla da 1 anno senza stipendio e i vertici della società. Dalle manifestanti l'invito alle colleghe di Napoli ad andare all'incontro e a partecipare all'occupazione di tutto l'edificio dell'azienda che continuerà anche dopo l'incontro. Le 40 dipendenti della Herla che da giorni protestano oggi hanno ricevuto un'assegno da 900 euro cambiato nella giornata (non senza poche difficoltà) in una banca della città.
La situazione resta ancora precaria: mancano all'appello altri 11 stipendi, che le dipendenti dovranno percepire dall'azienda che ora è rimasta anche senza commesse. L'incontro in prefettura è previsto per mercoledì ore 9,30
La proprietà della Herla, stando alle dichiarazioni dei dipendenti, farebbe capo a 2 persone che gestirebbero altre numerose società di outsourcing tra Lazio e Campania. In tutto circa 1000 operatori, da mesi senza stipendio.
POMEZIA/NAPOLI. Mercoledì incontro tra Prefetto, sindaco della città, le dipendenti della Herla da 1 anno senza stipendio e i vertici della società. Dalle manifestanti l'invito alle colleghe di Napoli ad andare all'incontro e a partecipare all'occupazione di tutto l'edificio dell'azienda che continuerà anche dopo l'incontro. Le 40 dipendenti della Herla che da giorni protestano oggi hanno ricevuto un'assegno da 900 euro cambiato nella giornata (non senza poche difficoltà) in una banca della città.
La situazione resta ancora precaria: mancano all'appello altri 11 stipendi, che le dipendenti dovranno percepire dall'azienda che ora è rimasta anche senza commesse. L'incontro in prefettura è previsto per mercoledì ore 9,30
La proprietà della Herla, stando alle dichiarazioni dei dipendenti, farebbe capo a 2 persone che gestirebbero altre numerose società di outsourcing tra Lazio e Campania. In tutto circa 1000 operatori, da mesi senza stipendio.
le due persone che hanno seminato il panico nella vita di centinaia di dipendenti si chiamano giorgio arcobello varlese e marilena d'orazio.
RispondiEliminauno fa piu schifo dell'altro.
si devono vergognare per tutta la gente che hanno truffato, intere famiglie ridotte al lastrico per i cazzi loro e che cazzi dato che oltre la romania, l'albania e ostia, hanno aperto un nuovo call center a frosinone.
che schifo, che nausea..
con che coraggio fanno ancira vedere in giro le loro brutte facce da truffatori schifosi?
vergognatevi, vergognatevi, vergognatevi.
prima o poi incontreranno qualche marito furibondo in giro e poi capiranno cosa vuol dire non avere i soldi nemmeno per far spesa, altro che barche, ristoranti, macchinoni e lusso a tutto spiano.
RispondiEliminapovere figlie che schifo di genitori vi son capitati, coi soldi si, ma rubati ad altri figli!